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LA SPEDIZIONE DEL MARCHESE DELLA ROMANA

Occorre preavvisare che alla Spagna gli accordi internazionali sono sempre andati male, e che sia quelli sottoscritti con la monarchia francese (Borboni) sia quelli con Napoleone, portarono solo alla perdita di territori a favore di terzi e a battaglie disperate, come quella di Trafalgar nella quale, per l’errata scelta del comandante della flotta spagnolo/francese, Villeneuve (che poi si suicidò) perdemmo la flotta pių moderna d’Europa, già ferita nella sconfitta di Capo san Vicente.

Bene: per ordine di Napoleone (allora nostro alleato) (1) si organizzò in Spagna una divisione con i corpi che nel 1806 avevano costituito la guarnigione del regno di Etruria, e con altri vari della Penisola (2), raggiungendo un totale di 15.000 uomini comandati dal Marchese della Romana (3), Grande di Spagna che si era distinto nelle guerre contro la Repubblica Francese.

Dovevano raggrupparsi in Magonza per marciare lungo l’Elba, però nell’agosto del 1807 erano tutti in Amburgo, ove passarono l’inverno. Con l’arrivo del bel tempo l’Imperatore decise che non gli era possibile invadere la Svezia, a causa della flotta inglese, e stabilė di difendere la Danimarca con l'esercito di Bernadotte, in cui si era integrata la divisione Spagnola.

Nel giugno 1908, Bernadotte, secondo gli ordini di Napoleone e a causa della situazione in Spagna (4), separò i reggimenti spagnoli ed, in pių, cessò di consegnare loro la corrispondenza, nonostante queste precauzioni i soldati spagnoli poterono rendersi conto della situazione leggendo i giornali francesi, cosa che incendiò gli animi dei soldati contro i francesi, non pių alleati ma invasori della Patria.

In quei frangenti si presentò in Nyborg un certo Mister Robertson, sacerdote inglese, e propose al Marchese della Romana di agevolare l’imbarco sulla flotta inglese per rientrare in Spagna e combattere contro gli invasori.

Vi furono episodi eroici, come quello del sottotenente Fábregues, che raggiunse con una barca da pesca la squadra inglese. Le truppe spagnole, postesi in marcia senza autorizzazione, riuscirono a raggrupparsi nell’isola di Langleland: tutti i reggimenti della divisione salvo quelli di Algarbe, Asturia e Guadalajara, che coprirono il movimento degli altri mantenendo il contatto con le forze francesi ed impegnandole con successo (5).

Il 21 agosto si partė verso la Svezia con le navi inviate e gli spagnoli giunsero nella baia di Göteborg: le nostre truppe alloggiarono in parte sulle navi ed in parte sugli isolotti vicini fino al 5 settembre quando arrivarono le navi che dovevano trasferirli in Spagna.

Il 12 settembre partirono dalla Svezia. Il diciassette avvistarono l’Inghilterra e, dopo aver subito forti tempeste, giunsero a Santander nella metā di ottobre, incorporandosi immediatamente, animata da volontā di combattimento, nell’esercito di Blake, per il cui comando in capo fu nominato il Marchese della Romana, che ebbe differenti esiti nella guerra e la cui ultima missione fu di aiutare Wellington quando era trincerato in Portogallo, circondato dagli eserciti francesi. Lė morė avendo appena compiuto i cinquant’anni.

Questo è un racconto che può maggiormente svilupparsi, descrivendo i combattimenti che si svolsero in Danimarca contro l’esercito di Bernadotte. E’ però citato l'essenziale per una generale conoscenza dei lettori Spagnoli ed Italiani. E dei patrioti in generale: nessuno di quei soldati dubitò, tutti seppero quale era il loro dovere.

La Divisione del Marchese della Romana fu l’ultima grande unità spagnola che combatté in Europa fino a quando la Divisione Azzurra operò sul fronte russo.

Arturo Robsy

 

NOTE

1) La Spagna lottò contro gli eserciti della Repubblica Francese dal 1793 al 1795. Successivamente, a seguito della pace di Basilea, la guerra si concluse e tramite il trattato di San Ildefonso la Spagna si allea con la Francia. Nel 1807, con il trattato di Fontainebleu, Francia e Spagna si accordano sull’occupazione del Portogallo come parte del blocco continentale contro l’Inghilterra. Nostro primo ministro era allora Godoy, un inutile amante della regina.

2) Relativamente al regno di Etruria, occupato da Napoleone, sembra che a seguito del trattato di Fontainebleu per l’invasione del Portogallo da parte della Spagna e della Francia, Napoleone patteggiò destinare un terzo del Portogallo ai sovrani di Etruria, che erano Borboni italiani, cugini degli spagnoli. In realtā Napoleone creò il regno di Etruria (chiamato di Toscana in alcuni testi) e il 21 marzo 1801 lo cedette a Luigi di Parma. Morto questi, governò la vedova, l’Infanta Maria Luisa di Spagna come reggente di Luigi II, suo figlio. Il 10 dicembre 1807 li si espulse, convertendosi il regno in provincia francese e il 30 maggio 1808 fu annesso all’impero. Però nel 1809 lo si diede a Elisa Bonaparte, sorella maggiore dell’Imperatore, che nel 1814 lo restituė alla famiglia regnante.

3) Marchesa della Romana e Grande di Spagna: D. Pedro Caro y Sureda, nato in Maiorca nel 1761 e morto in Cartaxo, Portogallo, nel 1811. Prima lottò contro la Repubblica Francese nella guerra dal 1793 al 1795, una guerra che il popolo spagnolo prese quasi come una crociata contro l’anticristo di Francia, nella quale però non ottenemmo successi particolari. Successivamente, dopo l’invasione della Spagna, cancellò l’alleanza con Napoleone e la sua presenza nell’esercito di Bernadotte, rientrò in Spagna, passando per la Svezia e l’Inghilterra, sbarcò a Santander, lottò con il suo esercito in Galizia. Passò nel Portogallo con le sue truppe e lė si unė a Wellington, che era assediato, e morė. Giovane per i nostri parametri. Era Capitano Generale.

4) Dopo gli accordi con Napoleone e la decisione del 1807 di occupare il Portogallo per rinforzare il blocco continentale contro l’Inghilterra, i francesi si insediarono in Spagna, a Madrid, con l’aiuto di Goboy (il favorito o primo ministro) e dello stesso Capitano Generale di Madrid, O’Higins, spagnolo.

5) Murat era il capo delle forze francesi in Spagna. Carlo IV in Hendaya abdicò a favore di suo figlio Fernando VII e questi, spaventato, a favore di Josč Banaparte, chiamato dal popolo "Pepe Botella". Ed in Endaya si fece la prima Costituzione Spagnola. Partiti da Madrid gli ultimi membri della casa reale il polo si ammutinò, dando luogo ad una terribile carneficina di cui la cavalleria di Murat ed i Mammalucchi subirono il peso. Un sindaco della provincia di Madrid, del villaggio di Mostoles, si affacciò al balcone del municipio e disse: "Spagnoli; la Patria č in pericolo. Andiamo a Salvarle!" Cosė iniziò la conosciuta guerra di indipendenza, di cui Napoleone disse che nessuno poteva immaginarsi che tutti gli spagnoli si sarebbero comportati come un solo uomo d’onore. E un poeta spagnolo, Dernardo López, scrisse una poesia di cui alcuni versi recitano: "Che non può essere schiavo / un popolo che sa morire."

I reggimenti spagnoli che coprirono la marcia del grosso dell’unitā, contrastando i francesi che ignoravano ove potessero dirigersi gli spagnoli, tornarono a riunirsi con la loro divisione nell’isola di Langeland, ove si imbarcarono tutti sulla flotta inglese.

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