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Il mito è raccontato all'inizio del libro settimo de La Repubblica (514 b – 520 a). Si tratta di uno dei testi universalmente riconosciuti come fondamentali per la storia del pensiero e della cultura occidentale. Platone scrive che dei prigionieri in una caverna possono solo vedere le ombre del mondo. L'allegoria spiega come l'essenza delle cose sia molto difficile da vedere e riconoscere, molto più facile vederne l'ombra, un simulacro. Perciò l'uomo deve innanzi tutto riuscire a vedere con chiarezza per poter arrivare all'essenza della realtà e delle cose prima di esprimere un opinione o un pensiero.

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