Metteremo in linea, dalle 21,20 del 25 Aprile 2023, un filmato, che a ragione si può definire un documento storico, che rappresenta una testimonianza inoppugnabile, dolorosa e tragica, su quanto successe negli ultime giornate dell’aprile 1945 a Milano. Altri presenteranno commenti e analisi sul documento in questione, sulla sua importanza e sulle riflessioni cui conduce
A me compete illustrare come tale filmato entrò in nostro possesso, le motivazioni che ci spinsero e le circostanze che lo permisero.
Dobbiamo andare indietro nel tempo, ad alcuni decenni fa, circa trenta, ad un gruppetto di camerati, legati da amicizia personale, inseriti a vario livello nelle formazioni del Movimento Sociale Italiano. La brigata era composta da: Agostino Canal, Maurizio Mariano, Tanino Cannata e da chi scrive. Ad un certo punto Maurizio ci informa che una famiglia di sua conoscenza, ed estranea alla nostra area politica, gli aveva confidato di essere in possesso, non era chiaro tramite quali vie, di un filmato originale e inedito relativo alle bestiali violenze esplose nell’aprile maggio del 945 nella nostra città. Maturammo immediatamente la decisione di fare il possibile per recuperare tale documento. Maurizio avrebbe dovuto procurarselo, facendoselo dare, anche solo in prestito; Tanino e Agostino avrebbero reperito, se necessario, dei fondi; io dovevo rintracciare un laboratorio che ce lo copiasse senza rovinarlo, o peggio distruggerlo, poi metterlo in sicurezza; Tanino ed io poi avremmo dovuto curarne la diffusione individuando modalità e tempi appropriati.
Tutto andò bene. Maurizio riuscì ad ottenere la pellicola, io individuai un laboratorio affidabile che copiò l’originale. In quella occasione il tecnico responsabile ci informò che la pellicola originale (simile a un super otto) non era nel 45 in commercio in Italia e che il filmato era stato girato da un professionista. Queste indicazione, unite ad altri indizi, ci fecero ritenere che le riprese fossero state effettuate da un militare americano, libero di muoversi, che in un secondo tempo avesse dato la pellicola a quella famiglia che lo aveva conservato per poi consegnarlo a Maurizio.
Ci bloccammo sulla diffusione non individuando un canale che ci paresse adeguato; poi, a poca distanza di tempo uno dall’altro, Agostino, Maurizio e Tanino lasciarono questa vita.
Ho conservato questo documento; ora, soprattutto su spinta delle nuove leve della Fenice, si è deciso di renderne pubblica la consultazione, offrendolo alla conoscenza e alla riflessione di chi voglia indagare sul passato per poter affrontare con maggior consapevolezza il domani.
Giancarlo Rognoni