Geṡüita s. m. [der. del nome di Gesù] (pl. -i). – 1. Religioso appartenente alla Compagnia di Gesù, fondata da sant’Ignazio di Loyola e approvata dal papa Paolo III (1540), con il compito di difendere e propagare il cattolicesimo principalmente attraverso la predicazione e l’insegnamento. 2. fig., spreg. Persona finta, ipocrita: essere un g., fare il g.; maniere da g., faccia da gesuita (anche al femm.: è una gesuita). Questo sign. è stato assunto dalla parola attraverso la polemica antigesuitica seguita alla Controriforma e condotta da rigoristi, spec. dai giansenisti, che rimproveravano ai gesuiti orientamenti quali il probabilismo e il lassismo, e l’adozione della casistica per scopi mondani e per accrescere il proprio prestigio e potere nella società contemporanea. Dim. geṡuitèllo, pegg. geṡuitàccio (tutti e due nel sign. fig., e quindi usabili anche al femm.). Vocabolario Treccani