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San Rocco, Basilica Santa Chiara Assisi (Click fonte)Appestati, un aggettivo che indica coloro che sono affetti da una grave malattia e pertanto devono essere evitati, messi in isolamento. Curioso il termine sia contemporaneamente aggettivo e sostantivo creando di fatto una curiosa situazione per cui una condizione diventa un essere e contestualmente l'aggettivo perde il suo significato originario.

In questo mondo frenetico, ove tutto si consuma in un attimo e tutto viene immolato sull'altare della scienza, alcune persone dimenticano. Non si tratta di dimenticare quanto studiato sui banchi di scuola o all'università, si tratta di un processo ben più "consapevole" che si potrebbe tranquillamente assimilare a un processo di lavaggio: si lava qualcosa di sporco, per esempio un piatto, dopo di che il piatto è pulito e il piatto sporco non esiste più. Ecco che improvvisamente una cosa che esisteva nella realtà non esiste più, quasi de-materializzata, cancellata, non esistente.

Si potrebbe aprire un dibattito filosofico, scomodando Aristotele o Einstein sul concetto di esistenza legato al concetto di tempo, ma probabilmente la risposta sarebbe solo una: "certo è esistita quella cosa in quel tempo e in quello spazio, ora tempo e spazio sono differenti ma non possiamo cancellare la cosa che è esistita". Sembra così ovvio, così logico. Basta riflettere su come considereremmo chi negasse l'esistenza dei dinosauri solo perchè oggi non ci sono più, probabilmente gli consiglieremmo un bravo medico.

Ma cosa centra San Rocco, il Santo degli appestati, con questo ragionamento?

Il parallelismo è purtroppo quanto mai concreto e reale. Alcune persone hanno cancellato il proprio passato non tanto dalla memoria ma quanto dall'esistenza stessa del proprio passato. La storia è piena di questi saltimbanchi, ma dei personaggi storici, in questo contesto ci importa poco o nulla. Quello che è interessante è osservare, con occhio distaccato, come taluni che per una buona parte della loro vita hanno professato idee ben precise, poi improvvisamente cancellano quella parte di vita. La cancellazione porta a considerare quelli con cui l'hai condivisa come Gli Appestati (Click immagine)appestati, come persone da cui stare alla larga per non contrarre gravi e letali malattie, persone di cui bisogna disconoscere la sola conoscenza al fine di essere accolti nel consesso civile degli uomini. Il solo ammettere di aver conosciuto una persona, di averla frequentata, di aver condiviso sogni ed ideali è negativo per il nuovo status sociale, e quindi si nega, si cancella e non si può dire e ricordare di aver frequentato degli "appestati". Il rischio è troppo grosso, ne andrebbe della propria immagine e dei vantaggi che il sistema concede a questi individui.

Ricordo, molto bene, un concerto di musica alternativa, organizzato dai giovani di AN in quel di Como nella famosa scuola "Setificio" oltre un decennio fa. Ad un certo punto del concerto ritenemmo di dover alzarci in piedi e gridare "il nostro Onore si chiama Fedeltà". Il cantante, evidentemente stizzito, rispose a gran voce "Anche il mio";

Ricordo molto bene un convegno presso il Broletto di Como, organizzato dall'associazione culturale il Punto ove una deputata, poi assunta a cariche ben più importanti, partecipò in forma attiva.. seppur arrivando di corsa in ritardo e come ci scambiammo i telefoni "mi raccomando tienimi informata appoggio incondizionatamente";

Ricordo anche molto bene una lettera, trasmessa da cariche importanti dello Stato in cui si esprime, per iscritto, solidarietà a un Soldato Politico perseguitato dallo Stato;

Ricordo molto bene, un 25 Aprile in via Mancini a Milano, un convegno nazionale organizzato dall'allora segretario nazionale del Fronte della Gioventù ove si proiettò un filmato sulle Manifestazioni del 20N in Madrid;

Ricordo molto bene ......

Se mille son le storie che il vento porta via questa è la mia storia generazione miaAppestato

 

In fondo però, essere degli "appestati" ha i suoi vantaggi. Sei con persone come te, hai le stesse aspirazioni e le stesse emozioni. Non devi spiegare nulla perchè nulla c'è da spiegare, non devi dire nulla perchè nulla c'è da dire. Non devi pentirti perchè non c'è nulla di cui pentirsi.  "Mi casa es tu casa" mi ha detto millenni fa un esiliato a Madrid. Per gli altri sommo disprezzo, i trenta denari sono tornati di moda.

Luca

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