Guerriero d'Europa (Click immagine)Appare sempre un po' retorico ricordare che viviamo in un mondo in cui prevale il materialismo, la superficialità e con la preoccupazione di mostrarci senza curarci di essere se stessi. Nella vita odierna abbiamo sempre meno tempo disponibile per pensare a quelle cose di cui abbiamo realmente bisogno, dovremmo imparare a trovare il tempo per ragionare. A parole si vogliono fare tante cose, persino futili, pur di far trascorrere il tempo senza passare alla sostanza della realtà. Di conseguenza non si fa un buon uso del tempo, talvolta non si vogliono seguire i consigli degli altri, si fa di testa propria perché ci si sente grandi ed invece si ritorna bambini e si sbaglia. Le persone che ti stanno intorno sono fondamentali e da loro puoi imparare ogni giorno qualcosa. Dopo sette anni di tossicodipendenza ho dovuto confrontarmi con un mondo per me fuori dal normale che si è rivelato poi un crogiolo di vita, ho dovuto imparare ad accettare le critiche costruttive senza difendermi inutilmente anche quando la prima reazione era di controbattere subito senza nemmeno ascoltare. Allora un centro di Comunità diventa il luogo in cui la persona non è più sola in mezzo a tanta gente, ma ci si accorge dell'esistenza di qualcuno che si prende cura di te e, successivamente, si impara a rendersi cura degli altri. E' un luogo dove puoi abbandonare le tue difese nei confronti delle persone, delle regole, della vita stessa. Per tre anni ho vissuto questa esperienza insieme a tanti ragazzi come me, condividendo un travaglio personale ed il cammino per la rinascita. Dopo una sconfitta umana verso la vita, e non solo quella politica, la rabbia è entrata lentamente nelle mie vene segnandomi profondamente. La tossicodipendenza e l'emarginazione sono conseguenze di un disagio esistenziale di uomini che si sono persi nel labirinto di se stessi e che non hanno ricevuto, in tempo utile, chiari segnali di riferimento. Concedetemi di sviluppare questo discorso all'interno del nostro ambiente, senza la pretesa di insegnare nulla a nessuno ma al solo scopo di illustrare di come io intendo la mia politica nel modo più semplice possibile. Esiste un modo per far crescere il modo di far politica lontano da freddi schemi o inutili bandiere che, a volte, ci impediscono di guardare oltre per conoscere "al di là dei nostri limiti" per intraprendere una seria politica sociale ricca di fatti e povera di parole. Nelle nostre città, nei quartieri, nelle piazze è quanto mai necessario un vero impegno politico rivolto al sociale per ridare dignità all'impegno politico da troppi vissuto unicamente come calcolo di tornaconto ed interesse personale. Lontano da assemblee o da dibattiti filosofici dobbiamo con semplicità, fosse anche davanti ad un boccale di birra, rinnovare il nostro impegno sociale, nella consapevolezza che forse non riusciremo nel corso della vita a vivere il nostro sogno. Tuttavia si può essere se stessi solo rincominciando a fare qualcosa di concreto con l'impegno libero e disinteressato di uomini sereni. Per persone come noi che non amano compromettersi con il potere ed i suoi giochi la politica diviene un valore ove il potenziale umano viene sfruttato pienamente. Questa è la mia politica. Giornalmente ho a che fare con le mie debolezze, le mie incoerenze, le mie insicurezze ma in tutti i modi cerco di andare avanti. Se gli uomini riusciranno a comprendere quale arricchimento personale sia il dare troveranno maggiore serenità nel proprio cammino e la vita avrà una ragione in più per essere vissuta. I giovani d'oggi sono per la maggior parte insoddisfatti perché hanno avuto troppo e troppo in fretta, ma non hann o mai provato a dare, non hanno mai provato la gioia di donarsi nell'impegno sociale. In ogni caso saremo persone che si sono impegnate nel sociale spinti da valori ideali, saremo persone che sono servite, comunque, a qualche cosa.
A.C.