Ezra Pound ( Clik immagine)Quel mattino di profondo autunno Codogno rappresentava perfettamente musica e colori del momento . Niente come la campagna padana è infatti in grado di esaltare a pieno le caratteristiche stagionali. Quando mia madre entrò nella mia stanza avvertii subito il suo disagio . Doveva darmi una brutta notizia , era morto Paul .....come lo chiamava lei in slang lombardo da interpretare. Insegnava latino mia mamma e la lingua 'inglese ancora non era padrona della scena . Ezra Pound aveva la sua bella età ma in casa mia tutti sapevano quanto contasse per me. Di notte rimanevo ore a tradurre le sue poesie e ogni quaderno che riempivo era un travaso d'oro puro nelle vene. Come si fa in poche righe a descrivere una galassia , la storia del mondo , la geografia planetaria culturale , il ritmo il suono le emozioni. Dico per esigenza di spazio quello che in assoluto mi ha dato di maggiormente significativo. Ho imparato da lui a scrivere provocando emozioni senza alcuna enfasi descrittiva ed aggettivante. "L'alba entra in questa stanza a piccoli passi ....ed io sono accanto al mio desiderio .." Ho imparato a riconoscere "ciò che veramente ami ", a rifiutare lo strapotere dei soldi perché "Usura tarla la tela nel telaio" . E a capire il significato meraviglioso dell'universalità di tempo e spazio "tutte le età sono contemporanee" in un paradiso culturale dove non sia "importante essere intelligenti solo noi ma fare in modo di vivere in un mondo di intelligenti". Vivere con Pound al fianco ha significato stare all'interno di un vortice condiviso da Dante Hemingway, i provenzali, lo stilnovo, Brancusi, Joyce, Eliot, Lawrence, Confucio, Mussolini , Adam, Jefferson, per celebrare il "palinsesto" della vita vissuta "al più alto livello emotivo possibile " .
Tutti sanno oggi per quali motivi Pound fu imprigionato in una gabbia a Coltano nel 1945, pochi sanno però che la sua scelta di "lottare per le proprie idee" " (altrimenti sarebbero valse poco o niente), non fu mai solo un atto spontaneo eroico e contingente, ma il logico completamento filosofico di un percorso ideale molto chiaro determinato e dalla strategia profondamente consapevole. "Per costruire la città di DIOCE (!!!) le cui terrazze sono del colore della stelle". Accanto alla sua scelta politica si alza con lui il nostro canto libero, di uomini liberi che sanno amare il Sacro ed il Bello in modo totale universale scevro da interessi e da posizioni preconcette. I sogni di una grande generazione purtroppo sconfitta ufficialmente, ma vittoriosa in prospettiva perché dai connotati eterni.
" Formica solitaria, di un formicaio distrutto, Sulle rovine dell'Europa. EGO SCRIPTOR"
Roberto PERTICONE, Milano