Giovanni Fattori "Il campo italiano dopo la Battaglia di Magenta" (Click CC license)Io ne ho conosciuti tanti . Mi accompagnano da tempo in un quotidiano mai banale grazie a loro. Visioni mistiche e sensazioni cosmiche direbbe Ginsberg . Ognuno di loro è una parte fondamentale del mio vivere . Oggi penso a Longanesi che brutalmente mi disse "eppure è vero anche il contrario " . Sconvolgente . Eccessivo. Ma vero . E comunque non negoziabile. Un punto di non ritorno. Che solo gli uomini liberi intercettano. Camminare nei mocassini degli altri per almeno un miglio per dirla alla CHIEF JOSEPH significa mettersi addosso finalmente dei dubbi . Non ci sono certezze precostituite né la Storia ce la raccontano giusta i cosiddetti vincitori . Io mi "dubito". Per stile . Per onestà intellettuale. Ma deve "dubitarsi" soprattutto chi pretende di insegnarci arbitrariamente la via maestra. E persiste nel dolo . La memoria è di parte per antonomasia . E soggettiva per natura. Non ha alcun valore pretendere di farne versione univoca. È un obbrobrio mediatico e storico. Il mio retaggio e quello di tanti miei fratelli si lega ad un campo di battaglia di cui vado fiero. Ma dall'altra parte apprezzo le ragioni avverse se sincere . Per essere tali la mia battaglia dovrebbe essere rispettata, i miei eroi apprezzati , i miei morti onorati. The rest is dross

Roberto Perticone