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Signora Morte (Clik immagine)Non si sono mai visti tanti morti avere paura di morire. Questa è sicuramente una delle caratteristica che ben segna la differenza tra le civiltà classiche e la sedicente planetaria civiltà moderna impegnata nella transumanza verso gli abissali pascoli metallici della post-modernità.

Ovviamente nelle civiltà classiche l’uomo era tutt’altro che privo dell’istinto della sopravvivenza e non era esente un quota parte che della morte aveva terrore. Ma la quasi totalità degli uomini erano VIVI A FRONTE DELLA MORTE e raramente coloro che ne avevano paura erano al comando ai vertici dello Stato. E altrettanto ovviamente anche nell’epoca attuale sopravvivono (è proprio il caso di dire che “vivono sopra”, o meglio ancora, “vivono al di sopra”) del terrore della morte… e, appunto, sono VIVI, per quanto ormai siano un’esigua minoranza.
Quel che è curioso notare è come questa paura della morte da parte dei cadaveri è oggi, nell’Epoca del Covid”, cavalcata in modo spregiudicato: “Non ti vaccini, muori” declama il Sommo, evitando di aggiungere “tanto sei già morto ridotto come sei ad un arnese consumistico preda di nevrosi, privo di valori che ti elevano al di sopra della bestia e ti fanno uomo, oscillante tra istintive e basse passioni etc.” Sarebbe stato più corretto dire: “Sei morto, ma se non ti vaccini ti seppelliamo”.
E più che curioso è interessante osservare come il Potere cavalca la situazione a partire dalle mercenarie truppe di rincalzo annidiate nei “media” che in tutta evidenza invece di “informare” “formattano” cervelli. Una delle tecniche, già utilizzate per altri temi, è quella di pescare la rumenta tra i cosiddetti “no-vax”. Circolano tesi aberranti, più o meno complottiste e scientificamente surreali. Talmente ridicole che viene il sospetto che siano propalate dai fanatici del “si-vax”. E sono queste le tesi che vengono recuperate e rilanciate con enfasi è ironia dai media. Per contro, le tesi e i ragionamenti anche di scienziati di riconosciuta fama e sapienza (almeno fino all’altro ieri, perché ora vengono sbertucciati) vengono censurate. Non passano in TV e sui giornali. Ogni tanto in TV viene invitato qualcuno di “media conoscenza” e aggredito da energumeni dell’intelletto. Se qualcuno pubblica sui social una prolusione di un moderato e ben informato scienziato “no-vax”, tempo 10 minuti e il video senza spiegazione scompare. E con questo andazzo si prepara il terreno di coltura, ovverosia i cervelli dei morti viventi (quelli per cui la vita la si gioca tra un apericena, una discoteca, lo shopping e il like a Fedez o alla Ferragni) che si trasformano in agguerriti conquistadores che reclamano la testa degli idolatri, dei “pagani”. Sì, esattamente come ai tempi della Santa inquisizione.
Dice uno di questi morti viventi: “Il tuo non vaccinarti è un atto di puro egoismo perché non solo rischi di morire (sic!) ma infetti me e gli altri. Vaccinati e vergognati vile!” Gli si può obiettare che: a) la vaccinazione non ti rende immune dall’infezione, comunque dall’essere uno che la può trasmettere; b) che nella fase degli studi elementari sostenuti dai virologi e epidemiologi c’è l’indicazione che la vaccinazione in tempo di pandemia non si deve fare anche perché questo determina l’aumento esponenziale delle varianti sempre più pericolose c) che dunque semmai è lui l’egoista che contro quella che è la mia scienza si vuole salvare la ghirba a discapito della mia; d) che farsi installare un pezzetto di DNA artificiale di cui nessuno è in grado di dire cosa determinerà nel tempo è quanto meno un bell’azzardo. No, non si può dire… e non si possono dire un sacco di tante altre cose.
Ancora una volta, come ben illustrato da Gumplowicz nel suo “La lotta delle razze”, il Potere favorisce la contrapposizione tra due composizioni sociali, le mette l’una contro l’altra in un precario e labile equilibrio… e così domina. Ma c’è da dire che oggi, nell’Epoca del Covid c’è qualcosa di più. Qui si sta usando la situazione per una metamorfosi antropologica della società che vorrebbe essere definitiva e prevede la soppressione di ogni…. “arcaicismo”, cioè di ogni concezione integrale dell’essere umano, concepito come VIVENTE. E sempre cavalcando la situazione si vuole giungere ad instaurare un modello di “sviluppo” (sic!) disumano, a-umano e totalmente controllato dall’algoritmo che ha generato il pensiero demoliberista, incubato i vari Sommi pontefici della nuova religione mondiale (noi italiani abbiamo addirittura un… Drago!). Si procede su più piani, da quello della rimozione delle culture che non si adeguano, dall’introduzione di nuovi valori, nuovi linguaggi, dallo sradicamento delle tradizioni, di un’idea di trascendenza (mica la si può dimostrare con un alambicco da laboratorio!) etc. Per tutto questo non c’è più neppure bisogno di una regia occulta, di un qualsivoglia immaginario anziano di Sion. Il pilota automatico è inserito, e i morti viventi, simulacri umani solo ancora per poco hanno bisogno che gli si dica: “Ricoda (se non ti vaccini) devi morire”…. Parafrasando i frati trappisti, poi verrà il momento che non ci sarà più neppure bisogno della razione quotidiana del “soma”, la droga ideale descritta nel romanzo distopico “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley… il “soma” ve la produrrà in automatico il vostro organismo grazie ad un bel “vaccino” messaggero prossimo venturo.
E, dal mio eremo alpino, qui tra abeti e larici, per oggi è tutto. Voi fate come vi garba, io mi sto preparando la via per darmi definitivamente alla macchia: "per chi è ribelle invito al passaggio al bosco", diceva Jünger… che ovviamente prima di tutto deve essere concettuale, o meglio, di anima e cuore e poi, se si riesce, pure fisico… Dimenticavo: vi consiglio di copiarvi questa riflessione e archiviarla da qualche parte, perché non è detto che possa avere a lungo diritto di pubblicazione su questo social: attendiamo la sentenza di sua maestà Algoritmo o della segnalazione di uno dei tanti inquisitori.

Maurizio Murelli

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