Dopo Venezia si prosegue in direzione Trieste e dopo circa 70 chilometri v’è l’uscita Redipuglia. Da segnalare purtroppo che non c’è nessuna indicazione per giungere al Sacrario. Comunque all’uscita dall’autostrada di svolta a sinistra e dopo qualche chilometro, sempre senza alcuna indicazione, troviamo il Sacrario sulla nostra destra, mentre sulla sinistra vi sono i parcheggi, l’area ristoro e il vecchio cimitero di guerra, ora trasformato in Parco delle Rimembranze in coincidenza con il Colle di S. Elia che fu teatro di innumerevoli scontri.
L’impressione appena arrivati è enorme. Il sacrario è tutto in pietra del Carso, nudo e spoglio nella sua tremenda semplicità.
Ai piedi delle gradinate sorgono i tumuli del comandante della Terza Armata e dei suoi generali caduti in combattimento. Dietro, nei gradoni scavati nella roccia sono tumulati i resti mortali dei caduti noti. Lungo tutto il bordo dei gradoni si ripete, quasi ossessivamente, il rilievo recante l’iscrizione "PRESENTE PRESENTE.." ripetuto per tutta la lunghezza.
Le Tombe sono in ordine alfabetico, e su ciascuna v'è una targa in bronzo con il nome e grado del caduto e del reparto di appartenenza.
In cima alla gradinata si erge la Cappella, con due immense tombe contenenti i resti dei Militi ignoti. Sul retro v’è l’accesso ai due piccoli musei che contengono i ricordi e gli oggetti dei soldati. In una sala laterale vengono custoditi alcuni resti di Soldati Italiani caduti nella Seconda Guerra Mondiale.
Sempre sul retro vigilato da due cannoni, si apre un parco.
Lì in piena solitudine si erge una torretta denominata "Osservatorio"da cui è possibile spaziare con lo sguardo sul Carso e seguire, incise sulla roccia del bordo, le zone in cui vennero combattute le battaglie più sanguinose e più terribili della Prima Guerra Mondiale.
Al limitare del bosco, ove cadde un Soldato Italiano decorato, si eleva un monolite sempre in pietra bianca del Carso, in cui è inciso nome, grado e reparto di appartenenza del Caduto.
Da segnalare, infine, la trincea blindata che si trova all’ingresso del sacrario sulla destra. La trincea è ottimamente conservata e visitarla da una chiara idea delle condizioni in cui i Soldati Italiani si battevano per respingere gli invasori che scendevano dalla collina ove oggi sorge il sacrario.
Estremamente toccanti e significative le due incisioni che si notano uscendo dal Sacrario posizionate sia sulla destra che sulla sinistra.
Senza dubbio una meta da segnalare.