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Carcassonne, una macchina del tempo che ti porta in un altro mondo, in un altra epoca. Un modo di trovatori, cavalieri. Di feroci guerre di religione e di conquista di territori. Non un mondo perduto, ma un mondo che vive eterno nelle coscienze degli Uomini.
La città di Carcassonne è sita alla base dei Pirenei, nella storica regione dell'Occitania. La sua fondazione risale all'epoca romana, intorno al 100 AC quando i romani fortificarono la cima della collina. La colonia si chiamava Julia Carcaso, divenuta in seguito Carcasum per poi divenire Carcassonne. Imponente fortezza ebbe un ruolo importante nella cosiddetta "Crociata contro gli Albigesi". Nel 1209 l'esercito crociato, guidato da Simone de Monfort espugna la fortezza e mette a morte il Conte Tencavel, sgnore della cittadella e schierato nel conflitto con le truppe catare. Sucessivamente, passata sotto il controllo del re di Francia, divenne una fortezza a protezione del confine con il regno d'Aragona. Con lo spostamento del confine, con la pace del 1659, la fortezza perse d'importanza a tal punto che gli abitanti utilizzarono per anni le pietre delle fortificazioni come materiale di costruzione. Nel 1850 si formò un movimento culturale per il salvataggio e la ristrutturazione del castello. L'architetto Eugene Viollet-le-Duc prese la guida del progetto e Carcassonne rivisse i fasti del passato, i lavori di ristrutturazione sono tutt'ora in corso.
Arrivando a Carcassonne la prima cosa che colpisce è la Porta di Narbonne, ingresso principale alla cittadella. L'impressione è enorme. La torre a protezione dell'ingresso, il ponte levatoio, le due torri della seconda cita di mura. Spettacolo imponente, evocativo. Un particolare, pur architettonicamente errato, da un effetto suggestivo di verticalità. Il particolare è il tetto delle due torri che storicamente non esisteva. Essendo torri difensive la sommità era senza copertura per permettere il posizionamento di baliste e catapulte.
Proseguendo per una stretta via non si può non ammirare la pavimentazione in ciottoli, ed il canale di scolo centrale, segno inequivocabile della maestria ingenieristica. Arrivati nella piazzetta un particolare colpisce. Una meridiana posizionata su un muro di una casa, la meridiana ha il nome Carpe Diem. Un dettaglio vale la pena di sottolineare. La città di Carcassonne, nella parte fortificata denominata la Citè, è tutt'ora abitata da famiglie, e questo in un qualche modo la fa rivivere, non una città morta, una città monumentale, ma semplicemente una città abitata, con i suoi negozi e le sue attività.
La visione del mastio principale, l'utima difesa del castello, ha dei particolari estremamente affascinanti, ma quello che colpisce maggiormente è l'enorme fossato. La ragione di quest'enorme fossato è di avere uno spazio coltivabile e come spazio per il pascolo degli armenti. In caso di assedio questo rappresentava una fonte di cibo protetta dalle due cinta di mura esterne, il rifornimento di acqua era garantito da un enorme pozzo nelle vicinanze. Impressionano le due torri poste a difesa.
Senza dubbio una meta che non può mancare
Preghiera Catara
L'atmosfera mistica e magica di Carcassonne in una preghiera catara, proveniente da un manoscritto del 1400 della contea di Foix nella magistrale interpretazione di Vertex Teatro
Da Radio 23 Settembre
Nella trasmissione del 2 Febbraio 2021 di Radio 23 Settembre un nostro redattore diede un contributo audio focalizzato sulla città di Carcassonne, abbiamo selezionato un pezzo che si ritiene adeguato a questò brevissimo articolo, buon ascolto.