Via Mancini, un indirizzo semplice ma per tutti coloro che militavano nel nord Italia rappresentava una sola cosa: la sede del MSI e del FdG a Milano, in quella Milano martoriata dall'antifascismo militante ove gli scontri, ora con la polizia ora con gli antifa erano all'ordine del giorno. Propio davanti alla sede v'era la mitica Radio University, una radio alternativa, una radio che trasmetteva musica e commenti politici e satirici.
Poi è cominciato tutto, anzi per meglio dire s'è cancellato tutto come se quella storia di decenni, di migliaia di ragazzi non fosse esistita. Quella storia quel simbolo doveva essere cancellato. Un passato fatto di sacrifici, sangue, cultura doveva scomparire per permettere lo sdoganamento, per permettere l'ngresso nei palazzi del sistema.
Prima la chiusura, poi l'affidamento alla fondazione di AN e poi il degrado, l'abbandono. Questo atteggiamento è intollerabile. Via Mancini deve tornare ad essere una Casa Comune, la nostra casa, il nostro posto. Non vogliamo speculazioni immobiliari, non vogliamo che scompaiano i simboli di quello che fù, di quello che sognavamo che potesse diventare.
Chissà se questa nostra trasmissione sarà ascoltata da qualche notabile, da qualche responsabile della Fondazione AN, francamente non ci importa nulla. Noi non dobbiamo lavarci le coscienze.