Bokor è una montagna (bo-kor=gobba-bufalo) situata all'estremo sud est della catena del Cardamone in Cambogia. Finsce a picco sul mare con una grande scogliera di quasi 1000 mt e l'aria è sempre fresca.
I Francesi ai tempi delle colonie vi avevano costruito un grand hotel ed un casino e serviva per rinfrescarsi un po dalla calura che vige giu nelle pianure Khmer. Partiti i Francesi ai tempi di Sihanuk il Re-Principe vi avevano mantenuto il Casino perche era fonte di un cospicuo reddito annuale. Era gestito dai Khmer direttamente legati alla casa reale ed avevo un ottimo ristorante oltre che a lussuose camere e sale da gioco. Sihanuk stesso vi aveva costruito un abitazione e li era morto suo nonno. Durante gli anni di guerra tra Khmer Rossi e Sihanukisti i Cardamone erano un rifugio per i Khmer Rossi dato che è una catena montuosa di difficile accesso e molto lunga arrivando fino alla frontiera con la Tailandia lungo la costa. I khmer rossi arrivarono al grand hotel di Bokor nel 1974 e vi restarono fino al 1982 occupando cosi quella vetta che dominava tutta la costa sottostante. Il punto di accesso è Kampot la cittadina dove vivevo io. Fui il primo straniero ad avventurarmi fino alla cima ed a rivedere l'hotel (ormai in rovina) dal 1974. Avevo stabilito un accordo con i Khmer Rossi che ancora abitavano nella foresta circocostante circa l'acquisto di legname ed il transito dei rarissimi turisti. In pratica pagavo ed in cambio, dietro preannuncio, mi lasciavano passare e raggiungere la cima dove dall'hotel godevo di una vista impagabile. Un giorno arrivarono alla mia modesta Guest House due donn khmer madre e figlia ed il marito americano della figlia. Mi chiesero di portarle in alto al casino, era una richiesta insolita perche a quel tempo era ancora pericoloso ma dietro loro insistenza e lauto compenso decisi di accompagnarle. La strada era ancora invasa dalla foresta e vi erano tronchi abbattuti e buche profonde, nonostante la Land Rover ci misi ben 4 ore a percorrere quei 30 km che ci separavano dalla vetta. Vi arrivammo che era gia pomeriggio ed io gli misi fretta perche non volevo esser sorpreso dalla oscurita in quel luogo. Dopo aver rapidamente girato attorno all'hotel mi fecero fermare in un punto dove vi era una scarpata a piombo sulla foresta sottostante. Le due donne scesero dalla macchina e si inginocchiarono, accesero dei bastoncini di incenso e dicendo delle litanie in Pali (la lingua sacra del Buddismo Theravada) la madre prese una forbice e taglio ciocche di capelli alla figlia lasciandoli cadere nel vento. Mi spiegrono che da quella scarpata era stato gettato il padre che era il direttore dell'hotel all'arrivo dei Khmer Rossi.Lo spirito era dunque rimasto a vagare per la foresta fino a che loro non compirono la cerimonia del taglio dei capelli della figlia. Adesso anche lo spirito del padre avrebbe potuto riposare in pace. Guardai la verde foresta sottostante ed il mare turchino, udii il vento sibilare tra gli alberi e le due donne piansero sommessamente. Il marito americano era rimasto in auto e dato che parlavamo khmer non aveva capito nulla e continuava a dire ""Let's go I am starving, we need some food..." Risalimmo in macchina e nessuno parlo piu, neanche l'americano che aveva intuito che qualche cosa era successo.....io avevo capito il senso che i khmer danno agli spiriti e ne ero commosso, la madre e la figlia sembravano sollevate ed alla fine dissero : "Non torneremo mai piu in Cambogia perche siamo diventate americane ed abbiamo assolto ai nostri riti ancestrali, Grazie a Lei che e' un Barang."
Davide Cattaneo