Le epopee di Fantasy Eroica, sviluppatesi dopo la grande trilogia Tolkieniana, sono state sempre fortemente condizionate dal grande di Oxford: una ricerca,eroi solari senza paura e senza macchia, l'immancabile vittoria del Bene, certezze radiose, prati verdi e albe radiose.
Non ci lamentiamo certo di quanto prodotto, ma riconosciamo che pochi sono i cicli eroici con una sufficiente tensione morale e emotiva che meritino di essere riconosciuti come vere opere di Fantasy Eroica e non come semplici opere commerciali di largo consumo.
E' quindi con grande piacere che abbiamo riletto la saga dei "Drenai", Pubblicata in Italia fra il 1984 e il 2004. I personaggi di Gemmel sono gli Eroi degli antipodi nel senso più vero del termine. Sono Eroi che amano, vomitano, uccidono,che hanno rapporti omosessuali: sono lo specchio di tutto ciò che di "forte" l'animo umano può produrre, nel bene come nel male, nella vita e nella morte. La visione antropocentrica dell'eroe di David Gemmel è stupefacente, i drammi psicologici sono reali e restituiscono una dimensione vera all'eroe non avulso dalla realtà ma profondamente immerso in essa.
Come siamo distanti da tanti Eroi Solari di tanta buona Fantasy! E vi assicuro che l'effetto è tutt'altro che disprezzabile. La forza e la vitalità che emergono dai romanzi di Gemmel sono tali da stupire ed affascinare con la stessa forza Vitale Barbarica dei suoi protagonisti. Non che Gemmel rifugga dagli schemi tradizionali propi della letteratura fantasy, basti pensare alle figure mistico-religiose dei preti guerrieri dei "Templi dei Trenta", ma, citando lo stesso Gemmel, "per combattere il Male bisogna andare la dove esso risiede, rotolarsi nel fango, e sporcarsi i candidi mantelli di sporcizia ed esserne contaminati" (da "L'Ultimo dei Drenai").
E' questa la grandezza di Gemmel: l'aver riconosciuto che per essere Eroi non servono soltanto Animo Nobile e Aspirazioni profonde, ma bisogna innanzitutto accettarsi per come si è realmente, senza pudori o ipocrisie, ed aver la forza di contaminarsi col Male se veramente si vuole la Sua sconfitta, anche a rischio di non essere più intonsi.
Niente più, quindi, fulgide torri d'avorio o mete chiare e luminose, ma un faticoso cammino verso l'ignoto, costellato di dolore e passione, tormento ed estasi, Bene e Male, fino al raggiungimento dell'appagamento interiore e la sconfitta del Nemico, non necessariamente sempre "cattivo".
Consiglio vivamente la lettura dei romanzi di Gemmel. Sono certo che, oltre alla piacevolezza del racconto, si possano trarre molti spunti di riflessione interiore.
Luca