Après les Talibans et la destruction des bouddhas de Bâmiyan, après Al Qaida et la destruction des mausolées de Tombouctou, après Daesh et la destruction de la cité antique de Palmyre... nos petits laïcards locaux veulent, eux aussi, leur trophée..
Ma il semplice denunciare non è sufficiente, è necessario reagire nel concreto per riaffermare la civiltà Europea, con fermezza difendendo i simboli Millenari. Un plauso ai militanti Europei che con tempestività e sacrificio personale hanno provveduto a ricollocare immediatamente una Croce, in attesa di una completa ricostruzione della Croce distrutta dalla furia giacobina
Il filmato sulla bravata di un gruppo di teppisti ai danni di una croce posta sulla vetta del picco Saint Loup, nei pressi di Montpellier , ci permette una piccola digressione. Ci era venuto il sospetto che il picco Saint Loup potesse avere qualche attinenza con uno scrittore francese (Marc Augier) autore di appassionati testi sui combattenti europei nell’ultimo conflitto mondiale (notissima la sua trilogia: I Volontari, I Nostalgici, Gli Eretici). Questo in quanto Augier aveva utilizzato nel dopoguerra lo pseudonimo di Saint Loup ed era un appassionato di alpinismo ed altre attività sportive. Abbiamo chiesto lumi agli ragazzi francesi e immediatamente Anne, conosciuta in un lontanissimo solstizio a Montségur, ci risponde:
"Non non, Pas du tout le même St Loup. Il s'agit du nom d'un des 3 fils (Guiral, Loup, Clair) d'une châtelaine. Chacun est allé vivre tout en haut d'une montagne à la mort de leur bien-aimée commune (Irène) et chaque montagne a pris le nom des fils: St Guiral, St Loup et St Guiral."
Apprendere questa delicata leggenda, unitamente all’apprendere che l’oltraggio era stato per il momento parzialmente rimediato, ci ha ridato il buon umore.