Nell'isola di smeraldo lo scorrere del tempo sembra essere costretto ad un circolo eterno, come se il destino di questa terra sia condannato a ripetersi. l'Eterno Ritorno della visione mistica di Nietzsche sembra incarnarsi nella vita dell'Irlanda del Nord.
In Irlanda del Nord il passato sembra non passare mai, i cosiddetti Troubles, così sono definiti gli anni dal 1969 al 1998, gli anni di una guerra civile che ha avuto per protagonisti i cattolici/repubblicani, i protestanti/lealisti, la polizia nordirlandese, i servizi di sicurezza e l'esercito britannico.
Proprio questi ultimi sembrano gli unici e reali vincitori per conto della Corona di Sua Maestà, al momento, di un conflitto che ha lasciato ancora dei frammenti ardenti sotto la cenere e che potrebbero ancora divampare in un incendio, vista anche la situazione ancora per niente chiara riguardo la Brexit.
È della fine di settembre, la notizia che il processo al soldato F, l'identità è tenuta riservata, andrà avanti ma non vedrà altri militari imputati al di fuori di lui, lo ha stabilito la magistratura.
Il 30 gennaio del 1972, conosciuto come Bloody Sunday, 13 morti e 15 feriti, dal piombo dei paracadutisti britannici sparato contro una pacifica manifestazione per i diritti civili della comunità cattolica in Irlanda del Nord, che all'epoca viveva in uno stato di discriminazione rispetto alla comunità protestante. I manifestanti erano disarmati ed i fatti fecero scalpore all'epoca e negli anni seguenti, e proprio in questi ultimi anni è stato aperto un procedimento che al momento vede un solo imputato mentre per altri 15 soldati dell'epoca indagati è stato stabilito che non possono essere più processati per mancanza delle prove necessarie.
Sempre alla fine di settembre è finito lo sciopero della fame dei detenuti repubblicani cominciato nel carcere di Maghaberry ed esteso poi alle detenute di Hydebank e a quelli di Portlaoise, nella repubblica irlandese. La protesta era cominciata un paio di settimane prima da parte di un medico palestinese, residente in Scozia, perché era stato sottoposto in isolamento preventivo per l'emergenza Covid, dopo un ricovero ospedaliero. È uno dei dieci arrestati lo scorso agosto nell'ambito delle indagini condotte dal servizio segreto britannico, l'MI5 per contrastare l'azione della New IRA.
Sempre stando alle dichiarazioni dei servizi segreti, la New IRA sarebbe in cerca di riconoscimenti da parte del mondo mediorientale, in particolare di Hezbollah, in chiave anti britannica, ed è stata anche avanzata l'ipotesi di progettualità comuni, oltre ad essere orientata verso la sinistra estrema, in cerca di nuovi adepti.
Mentre l'Unione Europea ha appena fatto causa al Regno Unito per aver violato i termini degli accordi di recesso nell'ambito della Brexit, un'altra minaccia sarebbe in arrivo da parte delle organizzazioni lealiste, secondo i servizi di sicurezza, una Brexit con accordi, lo spostamento dei confini sul mare e l'assenza di un confine tra la repubblica e l'Irlanda del Nord sarebbe vista come un regalo all'IRA, che da tempo minaccia di attaccare gli eventuali confini nel caso di un hard Brexit, senza accordi, ed oltre che un regalo all'IRA sarebbe anche un tradimento verso la comunità protestante abbandonata a se stessa dal Regno Unito.
Questa situazione porterebbe quindi ad un ritorno all'uso della violenza da parte dei gruppi paramilitari lealisti, che nonostante stiano rispettando da anni il "cessate il fuoco" e stiano cercando di mantenere quel che si potrebbe definire un impegno civile, al posto di quello paramilitare, non si sono comunque mai sciolti, e tantomeno hanno smesso di esistere, né hanno abbandonato le loro posizioni. Di tutto questo è stato appena discusso al Parlamento di Londra, in base alle relazioni dei servizi.
La Brexit continua il suo incerto percorso, e l'Irlanda del Nord stando a certe analisi, potrebbe domani trovarsi in una situazione privilegiata rispetto al resto del Regno Unito in virtù appunto di accordi economici che potrebbero portarla ad essere con "un piede all'interno dell'Unione europea, quella stessa Unione che assieme agli Stati Uniti, dove la lobby irlandese è molto influente all'interno dei democratici come dei repubblicani, vuole mantenere del tutto invariati gli Accordi del Venerdì Santo, gli accordi di pace del 1998.
Intanto mentre vengono scritte queste righe giunge la notizia che sarebbe vittima di un attacco paramilitare una donna di sessant'anni raggiunta alla testa da uno dei colpi d'arma di fuoco sparati verso di lei e del figlio a Coleraine, nella contea di Bushmill, l'altra sera.
Il leitmotiv nordirlandese sembra non essere cambiato, seppur in maniera ridotta rispetto ad un tempo, dagli allarmi bomba, dalle punizioni in stile paramilitare, con mazze da baseball o con le gambizzazioni a colpi d'arma da fuoco, dalle bottiglie molotov agli scontri nei quartieri di confine tra la comunità protestante e quella cattolica, dai vandalismi sulle chiese ai danneggiamenti dei monumenti in ricordo delle vittime dell'IRA. Queste solo per riassumere brevemente quanto è accaduto in diverse località dell'Irlanda del Nord, dall'inizio di settembre ad oggi, sei ottobre, ed oggi pomeriggio uno scuolabus a North Belfast ha subito un assalto in quello che sarebbe l'ennesimo episodio di odio settario, stando alle dichiarazioni delle forze dell'ordine. Una nutrita sassaiola ha infranto le vetrate seminando il panico tra i giovani studenti.
In Irlanda del Nord, il passato sembra ancora rivivere nel presente.
FB