Jan Palach prima di morire: “Ci sono momenti nella storia in cui bisogna fare qualcosa”
Sulle orme dei monaci buddisti in Vietnam pochi anni prima, il 16 gennaio del 1969 Jan si cosparse di benzina e si diede fuoco in nome della libertà! Morì tre giorni dopo in ospedale, al suo funerale parteciparono in 600.000. Dopo di lui altri seguirono il suo estremo sacrificio, lo studente Jan Zajìc, l’operaio Evžen Plocek, a Varsavia l’impiegato Ryszard Siwiec, in Ucraina il dissidente Vasyl Makuch. Anni dopo fu la volta di un altro patriota europeo francese Alain Escoffier. A loro l’Europa dovrebbe dedicare una giornata del ricordo, da loro l’Europa dovrebbe ripartire per formare quello spirito di comuni valori e sentimento di appartenenza su cui dovrebbe affondare le proprie radici per il nostro presente e futuro.
Il video che segue non ha bisogno di commenti, solo di essere scolpito nei nostri cuori ed essere preservato per le generazioni che verranno.
NM