Continua il dibattito istituzionale sulla questione del confine nordirlandese, a Westminster nel Regno Unito, come nella Repubblica d'Irlanda: con l'Unione Europea e gli Stati Uniti a sostenere la salvaguardia della continuità degli Accordi del Venerdì Santo, gli accordi verso la pacificazione di questi tormentati territori, e quindi le istanze dei repubblicani che non vogliono più vedere un confine tra la reubblica e l'Ulster, ed i lealisti/unionisti che si appellano a quegli stessi Accordi per contestare il confine sul Mare d'Irlanda previsto al momento dai protocolli sulla Brexit, un confine marittimo che, di fatto, li separa dal Regno Unito e che viene visto come quel che può essere definito un tradimento, nei loro confronti di cittadini britannici, da parte del governo di Boris Johnson.
La tensione sembra salire di giorno in giorno nell'Ulster, una terra dove nonostante il passare di quasi 23 anni non ha ancora avuto una pacificazione effettiva, vero è che le principali formazioni paramilitari da parte cattolica, seppur ridotta e divisa, come da parte protestante sono ancora presenti sul territorio.
Dal 18 febbraio, le notizie sembrano in una fase di crescita della perenne tensione vissuta in questa terra, a cominciare dell'ennesimo ritrovamento di munizioni nel corso di un controllo nella zona repubblicana di New Lodge a North Belfast, segue un accoltellamento ad East Belfast, cuore protestante e lealista dall'altra parte della città, l'attacco è stato definito orrendo: un uomo è stato accoltellato più volte alla schiena e colpito anche CV al capo.
Aggressioni ad agenti di polizia si sono registrate a Portadown e a Belfast, mentre un'irruzione in un'abitazione in una località nei pressi di Coleraine, ha scioccato un bimbo, la madre e un uomo che si è trovato minacciato da tre uomini in tuta da lavoro e passamontagna, due erano in possesso di spranghespranghe, se ne sono andati dopo aver rubato degli oggetti.
Sono comparse delle scritte di minaccia contro Allison Morris, giornalista del cattolico Irish News, con l'accusa di essere un'agente dei servizi segreti britannici.
L'esponente dell'Ulster Defence Association lealista, Michael Stone, appena rilasciato di prigione dopo diversi anni per omicidi, tentati omicidi ed altre accuse collegate ad attività paramilitari, sarebbe nel mirino dei dissidenti repubblicani, stando alla polizia nordirlandese. Mentre per degli errori giudiziari delle forze di sicurezza il governo potrebbe spendere oltre 50.000 sterline di risarcimenti, attualmente sono più di un centinaio tra lealisti e repubblicani, che sono Stati arrestati oltre i dodici giorni in base alle leggi antiterrorismo dalla scorsa estate.
Preoccupazione delle istituzioni e delle forze di sicurezza per la possibilità di manifestazioni lealista che potrebbero essere organizzate direttamente a Dublino, nella repubblica irlandese con tutti i rischi che comporterebbero, contro i confini marittimi, in un futuro non lontano.
A Newry un dispositivo sospetto è stato fatto brillare dagli artificieri, a Cookstown una molotov è stata lanciata contro un'abitazione da un uomo mascherato col passamontagna, nessun ferito.
West Belfast, nell'area lealista di Shankill, un uomo in ospedale dopo una sparatoria, ferito in condizioni critiche, i residenti hanno sentito cinque o sei colpi di pistola, in seguito è stata ritrovata un'auto data alle fiamme, secondo la polizia sarebbe stata usata per il tentato omicidio. Anche a Ballymoney, nell'Antrim, un uomo è stato ferito da diversi colpi d'arma da fuoco, un esponente lealista legato dall'amicizia con il vecchio leader del North Antrim UDA.
Nel pomeriggio di martedì un allarme bomba ha fatto mobilitare le forze di sicurezza che hanno isolato un'area del centro di Belfast, l'obiettivo sarebbero stati degli uffici collegati al Sinn Féin, il partito repubblicano, nella serata ancora colpi d'arma da fuoco contro un'abitazione nel distretto repubblicano e cattolico di Ballymurphy, ancora a Belfast, illesi i tre bambini ed i genitori all'interno della casa.
Il giorno successivo la polizia ha dato la notizia di un ordigno esplosivo lanciato contro gli uffici del Sinn Féin ed un altro lasciato, invece, all'esterno di quelli del SDLP, a West Belfast.
Un altro dispositivo esplosivo è stato rinvenuto nel corso della settimana, a Derry/Londonderry, a scoprirlo gli attivisti di Saoradh, partito ritenuto il braccio politico della New IRA, che hanno allontanato dei ragazzini che stavano giocando nei pressi di un oggetto dall'apparenza di un sasso, un uomo travisato sarebbe stato visto allontanarsi dai residenti, per i repubblicani si tratta di un dispositivo hi tech delle truppe britanniche. Nei giorni seguenti sono apparsi anche dei manifesti collegati con l'Ulster Volunteer Force nel Waterside lealista, e che hanno suscitato l'indignazione del Sinn Féin.
Un'operazione della Criminal Paramilitary Task Force nell'ambito di indagini sui marxisti repubblicani dell'Irish National Liberation Army, a Belfast, ha portato all'arresto di un uomo in possesso di una pistola, proiettili, un taser, un tirapugni, cocaina, anfetamina, marijuana, e una quantità di denaro.
Una bomba molotov ha distrutto tra le fiamme un auto in un villaggio della contea di Tyrone, anche in questo caso è stato visto allontanarsi di corsa un uomo vestito di scuro.
Un altro allarme bomba a West Belfast, nel pomeriggio di mercoledì, la polizia ha isolato la zona e certe abitazioni sono state evacuate, i residenti hanno a disposizione l'assistenza del Divis Community Center di Lower Falls.
Questo è quanto è accaduto, e sta accadendo, in Irlanda del Nord negli ultimi giorni, nell'arco di nemmeno una settimana, una terra ancora prigioniera del proprio passato, due comunità distinte ed orgogliose della propria identità, sullo sfondo di una Brexit non ancora del tutto definita per quanto riguarda il futuro e di un lockdown per l'emergenza Covid che sembra passare in secondo piano rispetto a quanto potrebbe accadere.
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