La cronaca non ha colore, è semplicemente il racconto di ciò che accade lasciando al lettore di farsi una propria idea. L'Irlanda, terra tormentata, dilaniata tra lealisti e repubblicani. Gli incidenti di queste notti potrebbero non essere "semplici incidenti" ma il segnale di un esplosione di violenza che le istituzioni sembrano incapaci di comprendere e sopratutto di gestire in modo adeguato.
NM
In Irlanda del Nord, da Londonderry a Belfast, passando per Newtownabbey, da giorni la comunità protestante si sta scontrando con la polizia. Mattoni, molotov e sassi contro le camionette della polizia, la protesta e' scattata dopo che il governo ha deciso di non prendere provvedimenti contro centinaia di partecipanti a un funerale di un membro dell'IRA, tra questi anche il primo ministro, mentre la partecipazione ai funerali dei protestanti e' concessa solo ai membri stretti della famiglia.
Appare evidente che il governo è in piena difficoltà per gestire la questione e quindi nel 2021, si rischia di dover ricominciare a vedere due comunità che si affrontano a sassaiole, molotov e pistolettate, e la responsabilità è principalmente istituzionale.
Ricordiamo che a Belfast ed in tutta l'Irlanda del Nord, ci sono state migliaia di morti a causa dei Troubles, la guerra civile che è divampata dal 1969 al 1998.
Ora l'associazione dei bonfires (rudimentali costruzioni in legno che vengono incendiate per festeggiare la vittoria di Guglielmo d'Orange del 1690) che si occupa delle celebrazioni di luglio, ha deciso di non concordare più con la polizia l'organizzazione per la notte dei fuochi l'11 luglio, mentre i gruppi paramilitari Ulster Volunteer Force e Ulster Defence Association, hanno strappato gli accordi del Venerdì Santo, gli accordi di pace, questo vuol dire che l'ascia di guerra e' stata dissepolta.
Da casa sento i rumori delle sirene dei mezzi delle forze di sicurezza che pattugliano le strade e l'elicottero della polizia che sorvola le zone più calde per tenerle sotto controllo: un ritorno nel passato, in un passato che non sembra passare mai.
Alessandro Todisco