Sono passati 23 anni dagli Accordi del Venerdì Santo di Belfast, i cosiddetti accordi di pace, e questa mattina la notizia della quarta serata di scontri a Londonderry, Derry per i repubblicani cattolici, appare sulle cronache dei quotidiani.
Normalmente negli ultimi anni da queste parti, la città famosa per il Bloody Sunday il giorno in cui l'esercito inglese sparò sui manifestanti disarmati che manifestavano per i diritti civili lasciando a terra morti e feriti, sono i repubblicani cattolici a passare il tempo scontrandosi con le forze dell'ordine. La città è in maggioranza cattolica, se un tempo le zone cattoliche erano considerate una roccaforte repubblicana, oggi l'area di Creggan è considerata dalle forze di sicurezza il quartier generale della New IRA.
In questi giorni, invece, sono stati i componenti della comunità lealista e protestante a scontrarsi con le forze dell'ordine. La tensione era già alle stelle per la questione della posizione del confine dell'Irlanda del Nord, che andrebbe a separarli dal Regno Unito, secondo quanto previsto dal protocollo della Brexit che stabilisce il confine sul Mare d'Irlanda. La partecipazione di massa ad un funerale repubblicano con il benestare delle istituzioni è stata poi l'ulteriore scintilla che ha scatenato la protesta.
Le forze di polizia sono state attaccate in più riprese, anche con bottiglie molotov. I lealisti hanno innalzato di nuovo le barricate, ci sono stati incendi, ed anche un escavatore parcheggiato è stato dato alle fiamme dai rivoltosi.
Da tempo sta salendo la tensione all'interno della comunità lealista, la polizia nordirlandese è già stata avvertita ufficialmente in tal senso così come è già stato dichiarato che il prossimo 12 luglio, data in cui lealisti, unionisti e orangisti, celebrano la vittoria di Guglielmo d'Orange del 1690, non saranno osservate eventuali prescrizioni.
Tutto questo dopo che in occasione del funerale di Bobby Storey, un celebre esponente repubblicano, la gente è accorsa in massa dando così una prova di forza, secondo esponenti della comunità lealista, alle forze di sicurezza, non rispettando prescizioni in atto per la pandemia. Infine dopo un lungo dibattito da quanto è apparso sulla stampa, nessun repubblicano sarà perseguito, a differenza di quanto accaduto in occasione del funerale di un esponente lealista, appena poco tempo prima.
Nel corso della settimana una serie di perquisizioni presso esponenti repubblicani in alcune località dell'Ulster sarebbero state effettuate dalle forze di sicurezza del Terrorism Investigation Unit, nell'ambito delle indagini sulla Continuity IRA. La formazione dissidente repubblicana negli ultimi mesi si è resa protagonista di azioni contro le forze dell'ordine. Il Repubblican Sinn Féin, considerato il braccio politico della formazione paramilitare, ha descritto, in un comunicato, una pesante repressione nel corso di quelle che sono state definite "incursioni pesanti delle forze della Corona britannica, denunciando anche la presenza di droni, se non di due aerei da ricognizione, e la distruzione di alcune abitazioni nel corso delle perquisizioni.
Dopo le quattro notti di scontri a Londonderry tra lealisti e polizia, la rivolta si è estesa anche a Belfast.
In almeno duecento si sono ritrovati nel quartiere lealista di Sandy Row per spostarsi anche verso il centro cittadino, sembra tramite un appuntamento sui social. I lealisti sono ritrovati per protestare riguardo il non luogo a procedere delle sanzioni previste per gli assembramenti repubblicani in occasione del funerale di Bobby Storey, poco tempo prima un diverso trattamento era stato riservato dalle forze di polizia nei confronti di un funerale lealista .Esponenti dell'Ulster Defence Association e dell'Ulster Volunteer Force provenienti anche da altre zone si sarebbero uniti ai manifestanti nel corso degli scontri.
In origine erano attese tensioni in un'altra zona d'interfaccia tra le due comunità: le aree di Tiger Bay e New Lodge, rispettivamente lealista e repubblicana, il deputato dell'Ulster Unionist Party, Doug Beattie aveva già previsto che "qualsiasi raduno di massa non è una buona idea, negherà il messaggio politico e costerà delle vite".
Ballymena, proteste analoghe, seppur di minore entità, si sono tenute presso un'area commerciale, nella notte sono stati accesi dei fuochi su una delle strade principali.
Il bilancio della notte di Belfast, oltre ad una pioggia di molotov e mattoni dirette alle forze di polizia, ed alle scritte rivolte contro di questa, è di 15 poliziotti feriti e 8 arresti tra i lealisti, tra i quali due ragazzi di 13 e 14 anni, mentre il Venerdì Santo di Londonderry ha un bilancio di 12 agenti feriti negli scontri della notte che si sono ripetuti con il solito copione.
La comunità lealista e protestante dell'Irlanda del Nord, oltre a sentirsi tradita e abbandonata dalla linea politica del Regno Unito, si trova anche di traverso, in contrasto, ai "progetti", e agli interessi, dell'Unione europea e della linea del presidente statunitense Biden, che vedono entrambi il confine marittimo previsto dal protocollo della Brexit come la miglior situazione per l'Irlanda del Nord.
Il periodo di Pasqua, giorni in cui normalmente la componente cattolica e repubblicana celebra la rivolta di Dublino del 1916, un tempo era un periodo di alta tensione nell'Ulster. Ora sembra che il passato possa essere pronto a ritornare sulla scena in Irlanda del Nord, con delle sostanziali differenze dettate anche dal cambio dei tempi e del processo di globalizzazione.
Attualmente il Sinn Fein, è diventato un partito di governo, ha abbandonato certe posizioni radicali, e si ritrova impegnato anche sul fronte dei diritti Lgbt, mentre i dissidenti repubblicani, guardano di più verso il circuito dell'Antifa, dell'ecologismo e di quel black lives matter, contro cui si schierarono proprio i lealisti in difesa dei monumenti minacciati dalla furia devastatrice del movimento "politicamente corretto" che dagli Stati Uniti è approdato in Europa lo scorso anno. Anche l'Irlanda del Nord non è rimasta esente dalla presenza delle schiere del politicamente corretto. Infatti tra i vari murales dalle parti di Falls Road, c'è ne uno dedicato a George Floyd, la "santa icona" del Black Lives Matter, con tanto di simbolo dell'Antifa dipinto tra il verbo antirazzista riportato alla base del murales stesso.
Le istituzioni ed i politici stanno lanciando appelli alla calma dopo la notte del Venerdì Santo che ha registrato in totale 27 feriti tra le forze di polizia in Irlanda del Nord, tensioni e incidenti sembrano ad essere pronti a divampare un po' dappertutto. Servirà a qualcosa?
Intanto sabato sera sono ripresi gli scontri, questa volta le fiamme della rivolta bruciano su North Belfast, a Newtownabbey, dove almeno una trentina di molotov sono state scagliate contro le forze di sicurezza, automobili sono state sequestrate e date alle fiamme in mezzo alla strada, formando così delle improvvisate barriere e dando la possibilità ai lealisti di attaccare. Stando al Belfast Telegraph la regia sarebbe stata dell'Ulster Defence Association. Un uomo è stato arrestato nel corso degli incidenti.
Durante la notte di Pasqua ancora scontri a Newtownabbey, ed anche in un'altra roccaforte lealista Carrickfergus. La rivolta lealista sembra continuare ad allargarsi, nonostante gli appelli della polizia a riportare la calma, la situazione creatasi ha fatto sì che anche chi manteneva i rapporti tra i diversi quartieri lealisti e le istituzioni, una sorta di ambasciatori/mediatori generalmente ex prigionieri, si sia fatto da parte, e questo non giova sicuramente a chi vorrebbe far ritornare la calma nelle strade nordirlandesi.
Questa notte sembra che gli incidenti abbiano toccato anche Falls Road, il quartier generale cattolico e repubblicano, la situazione sembra espandersi senza fine, mentre a Londonderry nel Waterside lealista continuano a piovere le molotov contro le forze di polizia: ragazzi e ragazze, anche minorenni, tra i protagonisti dell'ennesima notte di guerriglia urbana.
Fabio Bellani