MACCHINARI PER L'ASSEDIO
Per poter attaccare e distruggere le opere difensive, le mura o i portoni delle città o dei castelli agli attaccanti servono macchinari studiati appositamente per lanciare giavellotti, pietre e materiali incendiari, strutture mobili per raggiungere le mura, arieti per sfondare mura e portoni.
Ma le macchine d'assedio (ad eccezione di Torri d'assedio e di Arieti) sono usate anche dai difensori per indebolire gli accerchianti, sulle mura o in cima alle torri vengono spesso installate piattaforme su cui piazzare baliste e catapulte, trabucchi vengono allestiti al riparo delle mura. Gli assedi diventano così un tetro di guerra dove le armi da lancio la fanno da padrone.
Qui di seguito vengono descritte le più diffuse macchine da assedio.
Ariete
L'ariete è una macchina da assedio. Inventato nel IX-VIII secolo a.c era usato per sfondare le porte di accesso alle fortezze o le mura poco spesse allo scopo di aprirvi delle brecce. Era formato da un grosso palo molte volte rinforzato sulla punta con parti in metallo spesso fatte a forma di testa di ariete da cui il nome. Inizialmente veniva utilizzato spingendo da parte dei soldati il palo contro il bersaglio, in seguito, a causa dell'aumento dello spessore delle mure e del maggior rinforzo dei portoni, l'ariete venne inserito in una struttura che gli permettesse di oscillare usando tale oscillazione per aumentare la forza d'impatto,la struttura fu in seguito ricoperto di pelli imbevute d'acqua o ricoperto di metallo per proteggere gli attaccanti dal lancio di materiale incendiario dall'alto delle mura.
Balista
La balista è un macchina d'assedio imventata dagli antichi Greci, usata in modo esteso dai Romani rimane in uso sino al tardo medioevo dove viene abbandonata a favore delle armi da fuoco.
Inizialmente con il termine balista si intendeva un'arma che lanciava pietre e con il termine catapulta quelle che lanciavano dardi, ma al giorno d'oggi i termini vengono normalmente usati in modo invertito.
La balista era costruita in legno, con parti o in ferro o ricoperte di ferro, venivano utilizzate corde o tendini di animali come torsori. Fu certamente la pricipale arma da lancio a lungo raggio, i Romani ne usarono modelli più piccoli e più trasportabili (a volte anche con carri da guerra) che assunsero il nome di scorpion.
Catapulta
Torre d'assedio
La torre d'assedio era una torre mobile utilizzata nelle fasi di attacco alle mura insieme alle scale per arrivare alle mura ed espugnarla. Utilizzzata sin dall'epoca romana è stata usata anche dopo l'utilizzo delle armi da fuoco arrivando sino al rinascimento. Colpiva per la sua imponenza e la sua altezza, che per forza di cose doveva essere superiore a quella delle mura della città assediata. Venivano costruite in legno ricoperte di pelli bgnate contro il materiale incendiario che veniva laciato dalle mura. All'interno era suddivisa in piani da dove gli arceri potevano tirare contro le mura durante l'avvicinamento, sulla cima un piccolo ponte levatoii permetteva ale truppe (una volta accostate alle mure) di raggiungere le difese avversarie e oltrepassarle. Di dimensioni notevoli alcune di loro arrivavavo anche a 50 o 60 metri d'altezza.
Trabucco
Il trabucco è una macchiana d'assedio di grandi dimensioni. La versione a contrappeso è stata inventata in Europa nel XI-XII secolo. Il tarbucco sfrutta la fisica della della leva per funzionare, sul braccio più lungo (quello vicino al suolo) si caricano le pietre da lanciare, sul braccio più corto(allinerno di una cassa) vengono posti i contrappesi. la parte lunga viene avvicinata a terra tramite argani e con un gancio collegato ad una leva di rilascio, al momento del lancio la leva di rilascio viene liberata e il proiettile scagliato in aria a causa del contrappeso. la sua gittata era di circa 300 metri. Pur essendo la macchina da assedio più potente aveva anche degli inconvenienti quali la scarsa precisione e la ricarica estremamente lenta, in compenso la sua forza distruttrice elevata lo rendeva unico.