Riccardo Manfredi (Click immagine)3 giugno 1978, Riccardo Manfredi, prima di raggiungere il Palazzo di Giustizia di Milano per essere processato, tentò di evadere durante una traduzione carceraria, gettandosi dal treno in corsa muore sul colpo.
Riccardo apparteneva alla generazione che ha vissuto la trincea di San Babila sino all'ultimo secondo. Molto si è scritto e detto su San Babila, su quella piazza che divenne un simbolo per tutti di totale dedizione all'Idea, lì non c'erano partiti esisteva sTitolo lapidarioolo se eri o non eri, e se eri appartenevi al Klan e il Klan apparteneva a te. La demonizzazione di San Babila fu mediatica, costante e distruttiva, gli arresti un numero spaventoso oltre un centinaio. Nelle coscienze collettive il film propagandistico "San Babila ore 20" ha creato l'immagine di un gruppo di delinquenti assetati di sangue, io non c'ero negli anni di massima espressione, ma so che non fu così, so che furono dei ragazzi che credevano e ci provarono con tutti gli errori che l'essere umano può compiere, ma CREDEVANO.
In questo clima Riccardo fu arrestato per l'ennesima volta e tradotto, sotto scorta, in treno per essere processato a Milano. Ecco che accade l'incredibile, lui e un altro camerata tentano la fuga gettandosi dal treno in corsa. Riccardo muore sul colpo. La dinamica supera la finzione dei migliori film d'azione. Come diavolo è possibile che sotto scorta ci si possa buttare da un treno ? Ma in un sistema che porta una tazza di caffè al cianuro nel carcere di massima sicurezza di Piacenza, tutto è possibile, tutto può accadere.
Caduto sul Campo dell'Onore