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Giancarlo Esposti (Clik immagine)Due giorni dopo la strage di Brescia appare su tutti i giornali l'identikit dell'uomo che aveva "messo la bomba nel cestino": è Gian Carlo Esposti. Passa una settimana e i telegiornali annunciano che, in un conflitto a fuoco, a Pian del Rascino, è stato ucciso il presunto esecutore della strage di Brescia. I Carabinieri erano piombati in forze, con gli elicotteri su un "campo paramilitare" di estremisti di destra. Ne era nato un conflitto a fuoco nel quale Esposti veniva ucciso. Poi, improvvisamente, sul fatto cala il silenzio; di Esposti e di Pian del Rascino, in relazione alla strage di Brescia, non si sa più nulla, in quanto al momento dell'autopsia, quando bisognava ufficializzare il riconoscimento con l'identikit ci si accorse che Esposti, da due mesi, si era fatto crescere la barba, e quindi non poteva assomigliare più all'identikit realizzato dai carabinieri ... Cosa significa tutto ciò? Che per la strage di Brescia era stato tutto predisposto, c'era già anche il colpevole ? Unica cosa che non era stata messa in preventivo era che Esposti si facesse crescere la barba (quelli di destra non la portavano quasi mai...). Così la macchinazione finì, dell'identikit non si parlò mai più. Esposti è sepolto a Lodi... e dimenticato. Sulla sua vicenda fu scritta anche una splendida canzone di Fabrizio Marzi: "un uomo da perdere")

Riportiamo quanto scritto da Paolo Signorelli

« Il 30 maggio 1974 venne ucciso a Pian del Rascino, in provincia di Rieti, Giancarlo Esposti, militante di Avanguardia Nazionale. « Cecchinato» a freddo dal tiratore scelto dei carabinieri, maresciallo Filippi. L’episodio, frettolosamente archiviato come conflitto a fuoco, avvenne due giorni dopo l’attentato di Piazza della Loggia a Brescia. L’identikit (a volto sbarbato) del giovane era apparso su tutti i giornali. Quindi era « wanted» e non vivo o morto, ma solo morto. Nell’intenzione dei solerti « operatori di giustizia», era stato prescelto come lo stragista, e la sua morte tra i monti del reatino avrebbe dovuto costituire il suggello di una ben congegnata operazione a regia, diretta ad attribuire ai fascisti la responsabilità della strage di Brescia.Gli « operatori» ignoravano soltanto il fatto che Giancarlo Esposti si era lasciato crescere una folta barba…»

(Paolo Signorelli-Di Professione Imputato-Edizioni Sonda 1996).

Attenzione, le immagini che seguono sono molto forti, se ne sconsiglia la visione a un pubblico impressionabile, riservate a pubblico maggiorenne. Proseguendo accetti le condizioni e dichiari di essere maggiorenne
"Cominciai ad aprire il fuoco contro l’Esposti quando vidi la sua testa emergere dall’orizzonte che la tenda mi limitava. Egli, in quell’istante, mi dava il suo fianco destro. Gli sparai finché non lo vidi cadere definitivamente a terra, dove lo vidi giacere con un breve sussulto." ( dichiarazione maresciallo Filippi, processo per la strage di Brescia )

Caduto sul Campo d'Onore

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