Di origini brindisine si trasferisce a 18 anni a Milano, frequenta la storica sede di Corso Monforte, partecipando in prima persona agli scontri con i sovversivi e forze di sicurezza per difendere la sede della Giovane Italia. Di carattere aperto e dotato di una notevole fisicità fu coinvolto, nel 1972, nella vicenda degli spari al bar Harris Bar di Milano e nelle inchieste sulle SAM.
Frequenta piazza San Babila continuando il suo impegno politico. Il delatore di turno lo indica come uno dei killer della strage di via Selvanesco, accuse poi dimostratesi completamente infondate.
Il 3 Luglio le forze di sicurezza fanno irruzione nell'appartamento in via Pastorelli 4, non c'è scampo per Rodolfo, viene ucciso, il colpo mortale gli perfora la giugulare.