Roma, 5 Ottobre 1980, si "suicida" Nazareno de Angelis, detto Nannidi 21 anni. Contro di lui fu spiccato un mandato di cattura per Terza Posizione, sfuggito all’arresto il 23 settembre. Viene bloccato il 4 ottobre, insieme a Luigi Ciavardini (17 anni). Gli agenti riescono ad immobilizzare Ciavardini, ma non riescono ad atterrareNanni. Lo colpiscono alla testa con le pistole, poi lo ammanettano ad un lampione e lo stordiscono a calci. Testimoni oculari riferiranno di aver visto un gruppo di persone prendere a calci un giovane disteso per terra. All’arrivo in Questura lo ammanettano ad una sedia e continuano a sbattergli la testa al muro. Lo portano all’ospedale, delira. Per ordine del magistrato lo riportano in cella nonostante il referto medico indichi chiaramente le percosse subite da Nanni. Lo trasferiscono in isolamento dove lo trovano impiccato dopo un po’ di tempo. Su questa tragica vicenda, dopo qualche mese c'è stata un interrogazione parlamentare, ad opera del Senatore Michele Marchio, ora scomparso. La versione ufficiale dirà che si è impiccato...
Il trafugamento della salma
Il 7 ottobre 1987 la salma di De Angelis fu prelevata da ignoti dal cimitero di Poggio Cancelli e cremata. Le ceneri furono rese alla famiglia accompagnate da un biglietto scritto con la macchina da scrivere: «Gentile signora, la salma di suo figlio non è stata trafugata per offenderne la memoria o la dignità. Il corpo di Nanni è stato incenerito su una pira, con tutti gli onori, come da lui più volte richiesto a voce a tutti i suoi cari.» (Testo della lettera recapitata alla madre insieme alle ceneri del figlio, Neri, la storia mai raccontata della destra radicale, eversiva e terrorista, Edizioni tascabili Newton, Roma 2011, pag 517). La madre fu nominata dal Giudice custode del corpo del reato, la mamma non presentò mai denuncia
Caduto sul Campo dell'Onore