Salvatore Virivito (Clik immagine)Erano anni difficili, chi non li ha vissuti non può capire, accerchiati e soli si combatteva una battaglia forse senza speranza ma con tanta rabbia nel cuore e con tante immagini che non potrai mai dimenticare.
Umberto militava nelle file di Avanguardia Nazionale a Milano, e la vita non era certo facile. Un episodio per tutti l'aggressione ricevuta il 6 dicembre 1972 insieme ad altri tre camerati di Avanguardia in Via Torino, a Milano, dove una canea urlante li aggredì. Come da copione i camerati, che avevano l'enorme colpa di essersi difesi come leoni, furono arrestati.. i giornali parlarono di vile aggressione fascista. A causa di quest'aggressione Umberto finì in ospedale.
Corsera 24/05/77 Denunciata perchè ha aiutato un ferito (Clik immagine)
Ferito dopo la sparatoria si rifugiò dalla sorella, ferito venne curato da una camerata dottoressa, fu poi portato in ospedale dove mori. Mi piace ricordare in queste poche righe l'immenso lavoro che fecero le camerate, sempre pronte a dare supporto, a curare, ad essere in prima linea. Sorelle per la vita, degne eredi delle ragazze del SAF.
"Umberto, non ti ho conosciuto, sei più vecchio di me di qualche anno. So molto bene cosa voleva dire essere diversi, come lo eravamo noi, cosa voleva dire poter contare su pochissimi e anche quei pochi alcune volte si arrendevano, ma noi avanti quasi presi da una voglia infinita di fare, di agire, prima che arrivasse la sorte. Ci attaccavano in venti contro due, e noi sempre lì, feriti e rabbiosi ma incredibilmente felici. Le corse in auto, in moto con il fiato in gola, strade secondarie quando si poteva per evitare i posti di blocco, un piatto di minestra a casa della camerata 18 enne che ci presentava ai genitori come compagni d'università. Per fortuna o per destino la mia strada non si è interrotta come la tua. La tua storia è come quella di tutti noi, ciao Umberto ci rivedremo lassù, insieme a tutti i Fratelli caduti"
Luca
In questo clima infuocato, dopo essere scampato all'esecuzione programmata di Pian del Rancio, per mera coincidenza, tre anni dopo cadde sul Campo dell'Onore.
Caduto sul Campo dell'Onore